Il futuro della Politica Agricola Comune nel nuovo periodo di programmazione

Le proposte della Commissione europea per il futuro della PAC hanno come obiettivo quello di permettere alla politica agricola dell’UE di affrontare più efficacemente le sfide attuali e future, continuando nel contempo a sostenere le esigenze degli agricoltori europei.

In seguito all’assegnazione dei fondi della PAC per il periodo 2021-2027 a titolo del bilancio a lungo termine dell’UE, è stato concordato un regolamento transitorio per gli anni 2021 e 2022. Il regolamento transitorio estenderà la maggior parte delle norme della PAC in vigore durante il periodo 2014-2020, includendo nel contempo nuovi elementi per includere obiettivi ambientali più ambiziosi e garantire una transizione agevole verso il futuro quadro della PAC, come indicato nelle proposte della Commissione.

Le proposte della Commissione mirano a promuovere un settore agricolo sostenibile e competitivo in grado di contribuire in modo significativo al Green Deal europeo, in particolare per quanto riguarda la strategia “dal produttore al consumatore” e la strategia sulla biodiversità.

Le proposte si concentrano in particolare sui seguenti aspetti:

  • garantire un trattamento equo e un futuro economico stabile agli agricoltori
  • fissare ambizioni più elevate per l’azione a favore dell’ambiente e del clima
  • salvaguardare la posizione degli agricoltori al centro della società europea.

 

Per poter conseguire questi obiettivi generali, la Commissione ha fissato nove obiettivi specifici:

Una politica più equa grazie a un sostegno più mirato

Per garantire stabilità e prevedibilità, il sostegno al reddito rimarrà un elemento essenziale della PAC. Parte del sostegno, vale a dire i pagamenti di base, continueranno ad essere in funzione delle dimensioni in ettari dell’azienda agricola. Tuttavia, la futura PAC deve dare la precedenza alle piccole e medie aziende e incoraggiare i giovani agricoltori ad avviare una propria attività.

Per questo motivo la Commissione propone ai paesi dell’UE di:

  • aumentare il livello di sostegno per ettaro per le aziende agricole di piccole e medie dimensioni
  • ridurre l’importo superiore a 60 000 euro dei pagamenti diretti da concedere alle singole azienda, limitando i pagamenti a 100 000 euro per azienda, al fine di garantire una distribuzione più equa dei pagamenti
  • destinare almeno il 2% delle dotazioni per i pagamenti diretti ai giovani agricoltori, da integrare con un sostegno finanziario per lo sviluppo rurale e con misure per agevolare l’accesso alla terra e i trasferimenti di terreni
  •  garantire che il sostegno al reddito sia riservato soltanto agli agricoltori veri e propri.

 

Ambizioni ambientali più elevate

Gli agricoltori svolgono un ruolo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici, nella tutela dell’ambiente e nella salvaguardia dei paesaggi e della biodiversità. La Commissione europea intende agevolare questo ruolo garantendo che la PAC possa:

  • contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento agli stessi, come pure allo sviluppo dell’energia sostenibile
  • promuovere lo sviluppo sostenibile e la gestione efficiente delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria
  • contribuire alla tutela della biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi.

 

Una nuova architettura verde

Le proposte della Commissione definiscono una nuova architettura verde per la PAC, che prevede requisiti obbligatori più stringenti e maggiori opportunità di finanziamento per l’agricoltura ecocompatibile. Tra le misure previste figurano:

  • la preservazione dei suoli attraverso l’esigenza di proteggere le zone umide ricche di carbonio e di praticare la rotazione delle colture
  • uno strumento obbligatorio di gestione dei nutrienti inteso ad aiutare gli agricoltori a migliorare la qualità dell’acqua e a ridurre i livelli di ammoniaca e di protossido di azoto nelle loro aziende
  • un nuovo flusso di finanziamenti provenienti dal bilancio per i pagamenti diretti della PAC per i “regimi ecologici”, che incentiverà gli agricoltori ad adottare pratiche agricole benefiche per il clima, la biodiversità e l’ambiente.

Attraverso tali misure, la PAC intende porre l’agricoltura al centro del Green Deal europeo, nonché delle ambiziose strategie dell’UE sulla biodiversità e “Dal produttore al consumatore”.

 

Gli agricoltori al centro della società europea

 Gli agricoltori sono al centro delle comunità rurali dell’Europa poiché forniscono beni pubblici essenziali. La futura PAC propone di sviluppare, sostenere e investire nelle nostre comunità rurali:

  •  aiutando le nuove generazioni di agricoltori ad accedere alla professione, specie incoraggiando il trasferimento delle conoscenze da una generazione all’altra e migliorando l’accesso dei giovani agricoltori alla terra
  • promuovendo l’occupazione, la crescita, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali, comprese la bioeconomia e la silvicoltura sostenibile
  • migliorando la risposta dell’agricoltura dell’UE alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute, tra cui la disponibilità di alimenti sani, nutrienti e sostenibili, la riduzione degli sprechi alimentari e il benessere degli animali
  • fornendo un sostegno costante alle comunità rurali attraverso l’iniziativa “comuni intelligenti” e le attività di sviluppo locale di tipo partecipativo nell’ambito del programma LEADER.

 

Un quadro aggiornato a livello dell’UE

Il quadro della politica si baserà su nove obiettivi specifici, incentrati sugli obiettivi sociali, economici e ambientali della PAC.

Per conseguire questi obiettivi, la Commissione fornirà un insieme di misure strategiche di ampio respiro, che i paesi dell’UE possono adattare in funzione delle proprie esigenze e capacità.

La Commissione fornirà inoltre una serie comune di indicatori per misurare i risultati nell’ambito di un nuovo quadro di monitoraggio e valutazione delle prestazioni, che sarà utilizzato per valutare i progressi compiuti dai paesi dell’UE nel conseguire gli obiettivi della PAC.

 

Piani strategici della PAC

Ciascun paese dell’UE elaborerà il proprio piano strategico, indicando in che modo orienterà i finanziamenti della PAC verso obiettivi specifici e in che modo tali traguardi contribuiranno agli obiettivi generali dell’UE. Tutti i piani strategici saranno sottoposti alla valutazione e all’approvazione della Commissione europea prima di poter passare alla fase esecutiva. Inoltre, i paesi dell’UE presenteranno una relazione annuale per illustrare i progressi compiuti nel conseguire gli obiettivi fissati.

 

Fonte: Commissione europea